martedì 11 febbraio 2014

Diari di viaggio....

Fonte: http://viaggi.corriere.it/diari-di-viaggio/europa/norvegia/moto_nordkapp_139291.shtml

In moto a Nordkapp

Li incontri per strada, spesso solitari sulle loro moto, intenti a controllare la strada e gli strumenti. Sembrano vestiti tutti uguali. Di nero. E quando li vedi, li saluti con un gesto o con un lampeggio… e ti salutano… E si sentono fratelli in avventura. Condividono la strada, le strade, gli imprevisti, le soste all’addiaccio, i grandi alberghi, i ricoveri di fortuna.. ..E arrivano e ripartono, e nel frattempo progettano altri viaggi. Sono i MOTOVIAGGIATORI ------------------------- Dieci giorni interi a cavallo di Macinator.. Siamo stati un tutt’uno tra il sole, la pioggia il vento e il gelo.. Abbiamo passato anche due notti per strada.. con temperature siberiane.. Tappe incredibili per lunghezza e fatica.. 9000 Km in dieci giorni, comprese 24 ore di riposo in una bella cittadina della Svezia settentrionale. Ma lo rifarei, sempre con Macinator.. cavallo affidabilissimo. E con il satellitare, ottimo! - ma perchè dieci giorni soli? - perchè questi viaggi se non li faccio in dieci giorni non li faccio più. Sono giorni rubati alle vacanze con mia moglie e anche soldi in meno per le nostre vacanze ufficiali.. - ma la consideri una vacanza? - no! Ho pensato molto in viaggio come considerare queste spedizioni.. Appunto: spedizioni, o anche ritiri spirituali, psicospirituali, autofustigazioni, punizioni, avventure. Voglia di sfiancarmi, di sfinirmi. Voglia di arrivare in quel punto geografico, anzi, in quel punto astronomico, in questo caso.. Nordkapp è sì un interessante punto geografico, ma è di più un interessante punto astronomico. Sono posti in cui ho sempre desiderato andare, ma non ho mai potuto farlo. Questo è l’unico modo. - per me una cosa come quella che hai fatto sarebbe solo un modo per togliermi dalle scatole, non starei a cercargli tanti significati particolari. - ognuno è libero di interpretare le proprie azioni come meglio crede. Ognuno dà alla propria vita il significato che vuole. Ma mio cugino è stato a Capo Nord con la Vespa negli anni sessanta. Mezzo secolo fa non so che strade ci fossero, non c’erano certo le strade che ci sono ora. Mi ricordo che erano più le auto che vedevi ferme ai bordi delle strade col cofano aperto per fare raffreddare l’acqua del radiatore.
In più non c’erano le carte di credito e gli sportelli del Bancomat, e la Vespa non aveva certo una cilindrata affidabile per viaggi di questa portata. Per cui stento a credere che tuo cugino ci sia stato davvero, perlomeno con la Vespa negli anni sessanta/settanta. .. Ma se davvero così fosse, lo voglio conoscere per complimentarmi di persona. Ho sempre ammirato quei cavalieri che nei secoli passati attraversavano l’Europa in lungo e in largo sui loro cavalli, e spesso quei loro viaggi cambiavano il corso della storia.. I miei viaggi non cambieranno alcunché, ne sono perfettamente conscio, ma da vecchi si ritorna bambini.. TELETRASPORTO (versione BETA) .. Come quando, da bambino, appunto, essendo andato a vivere per un certo periodo in Sicilia per motivi di lavoro di mio padre, la sera dal letto sognavo un immenso tubo che attaversava l’Italia, un immenso toboga che si incrociava con tanti altri. E io a scivolarci dentro su, su, fino ad arrivare a Genova dai miei nonni e i miei zii. Incrociando altri bambini che andavano dai loro nonni.. era, forse, la prima versione del TELETRASPORTO. Un teletrasporto del ‘900.

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